Smaltimento Amianto

Il termine "amianto" deriva dal greco amiantos e significa incorruttibile. Si tratta di un insieme di minerali facenti parte del gruppo dei silicati, ed appartenenti alle serie minerali del serpentino e degli anfiboli. L’amianto è ampiamente diffuso a livello mondiale ed è facilmente reperibile; si ottiene dalla roccia madre in seguito a macinazione ed arricchimento, solitamente in miniere a cielo aperto.

L'amianto è quasi indistruttibile: resiste a fuoco, calore, ad agenti chimici e biologici, ad abrasioni ed usura. Inoltre è un materiale estremamente flessibile e resiste senza grossi problemi alla trazione. Infine ci troviamo di fronte ad un ottimo isolante elettrico.

Le caratteristiche dell’amianto hanno fatto in modo che venisse usato, soprattutto negli anni ottanta, in svariati ambiti: nella costruzione di tetti, navi, treni ed edifici; per le guarnizioni di impianti elettrici; nel settore automobilistico; nella costruzione di corde, intonaci, cartoni; nell’edilizia per tegole, tubazioni, pavimentazioni, ecc.

Caratteristiche dell'amianto

L’amianto, essendo un materiale fibroso, con il tempo tende a sfaldarsi in particelle molto piccole e volatili. Sono proprio queste fibre volatili che rappresentano un pericolo per la nostra salute, e possono causare gravi patologie come infezioni alle vie respiratorie e tumori ai polmoni ed alla laringe.

Ovviamente non tutti i materiali che contengono amianto sono pericolosi allo stesso modo, la pericolosità è legata alla possibilità, maggiore o minore, di rilasciare fibre dannose e questi parametri dipendono anche dalla conservazione del manufatto in questione. Se le fibre di amianto sono libere o legate a materiali sbriciolabili si parla di amianto a matrice friabile, se le fibre sono saldamente a materiali solidi parliamo di amianto a matrice compatta e non può essere sbriciolato se non tramite mezzi meccanici.

Legislazione sull'amianto

Data la sua pericolosità però dal 1994 in Italia è vietato estrarre, importare, esportare, commercializzare e produrre manufatti che contengono amianto (Legge 257/92 "Norme relative alla cessazione dell'impiego dell'amianto").

Per lo smaltimento dell’amianto bisogna rivolgersi ad una ditta specializzata oppure alla propria ASL che valuterà ogni caso singolarmente in base alla quantità da smaltire ed affiderà il tutto ad una discarica autorizzata, non ci sono costi fissi se non le spese per le pratiche dell’ASL mentre il prezzo per il conferimento alla discarica varia in base al tipo di manufatto. La discarica poi si occuperà direttamente di spedire il materiale ad una seconda discarica definitiva che si occuperà dello smaltimento definitivo.

In molti casi lo smaltimento di amianto prevede anche incentivi che però variano di regione in regione.